Quando, molti anni orsono, mi recai a Verona per visitare la fiera del cavallo, rimasi impressionata dalla imponente ed elegante immagine di un meraviglioso cavallo nero.

Quell’animale riempiva della sua presenza lo spazio intorno a sé.

Compresi subito che quella creatura non sarebbe più uscita dalla mia vita di appassionata di cavalli.

Incontri fortunati con altri appassionati ci permisero di conoscere meglio la razza e ci spinsero ai primi acquisti. Avevamo trovato un cavallo tanto bello ed equilibrato, quanto semplice e frugale da allevare.

La masseria Giancamisa, nel mezzo dell’aspro territorio delle murge, avrebbe potuto rappresentare un limite per l'allevamento di altre razze, ma non del Cavallo delle Murge.

L’esperienza ci ha poi insegnato che tanta di quella completezza, per bellezza ed equilibrio, che caratterizza il cavallo murgese è dovuta proprio al territorio in cui è allevato e che gli ha dato il nome.

La terra è dura, le pietre affiorano ovunque come fossero seminate, i pascoli non sono sempre rigogliosi.

Tutto ciò ha reso il cavallo murgese capace di adattarsi, rafforzando la potenza fisica e mentale.

I vecchi metodi allevatoriali applicati fino a pochi decenni orsono, e non ancora del tutto scomparsi, erano l’antitesi di qualsiasi regola etologica e avrebbero potuto essere sopportati solo da cavalli con un’enorme serietà ed equilibrio mentale.

Ne è uscito un cavallo “intelligente”,

sempre pronto a mettere al servizio dell'uomo la sua buona volontà e voglia di aggradare.

Un tempo guerriero, poi indispensabile compagno di lavoro in campagna, ora fiero esemplare di assoluta bellezza, il cavallo murgese ha sempre saputo adattarsi alle necessità dell'uomo, anche quando questi agiva da predatore.

Il murgese è sicuramente un cavallo versatile e completo